La Pasqua in Sicilia.
La Pasqua nel 2021, ai tempi del Covid.
Anche quest’anno purtroppo, come nel 2021, dovremo trascorrere il periodo di festa più atteso dell’anno – insieme al Natale – tra divieti e restrizioni nazionali e regionali, confidenti però che a breve la situazione nazionale, grazie all’avanzamento del piano vaccinale, potrà ritrovare finalmente la sua normalità.
La Sicilia resta in ogni caso una regione straordinariamente ricca di eventi e appuntamenti durante la Pasqua, e noi di Sicily my Home ve ne vogliamo raccontare alcuni, che restano davvero imperdibili.
NOTO / L’Infiorata
Il 3° week-end Maggio a Noto si svolge l’Infiorata.
Da oltre trent’anni questa manifestazione celebra la primavera grazie a migliaia di fiori e petali utilizzati per creare decorazioni, figure e stemmi.
Il cuore della manifestazione è via Nicolaci che viene ricoperta di opere d’arte floreali realizzate da artisti infioratori, ma anche da bambini e altri gruppi presenti in città che preparano i fiori e i petali nelle settimane precedenti.
SCICLI / Cavalcata di San Giuseppe
A marzo, in occasione della festa di San Giuseppe, a Scicli si svolge la Cavalcata di San Giuseppe. Per celebrare il santo si organizza una meravigliosa processione di cavalli che attraversa le vie della città. I cavalli sono bardati a festa con manti variopinti realizzati con i fiori.
Queste bardature spettacolari e intricate sono delle vere e proprie opere d’arte ricche di dettagli che ritraggono episodi della vita di San Giuseppe e della Natività e sono realizzati con cura e dedizione.
Alla testa del corteo ci sono Giuseppe e Maria che vengono omaggiati lungo le strade con l’accensione dei “Pagghiari”, dei piccoli falò.
ENNA / La processione degli Incappucciati
Le celebrazioni rappresentano l’evento più importante dell’anno e culminano nella processione del Venerdì Santo, durante la quale sfilano circa 2.500 confrati incappucciati, che portano i fercoli (i caratteristici carri, portantine e lettighe) del Cristo morto e della Madonna Addolorata, sulle note di commoventi marce funebri e “lamentanze”, gli antichi canti religiosi in cui si esprime il dolore del lutto per la morte del Cristo.
PALERMO / La Settimana Santa tra le eleganti vie del centro storico
La settimana santa del capoluogo isolano prevede diverse manifestazioni, come le rappresentazioni sacre dell’ultima Cena e la tradizionale “visita ai Sepolcri” del Giovedì Santo, quando tutte le chiese della città restano aperte fino a tarda notte per permettere ai fedeli di ammirare gli altari addobbati con fiori e ciotole di rigogliosi germogli.
Il pomeriggio del Venerdì Santo il centro storico si trasforma in un infinito crocevia di processioni che si susseguono senza sosta lungo le strade principali. Il simulacro del Cristo Morto seguito dall’Addolorata, spesso raffigurata con sette spade nel petto, sono accompagnati da bande musicali e figuranti che indossano armature romane costruite artigianalmente, basandosi sull’esempio di maestri pupari.
La meraviglia delle meraviglie: la Cassata Siciliana
La cassata è il dolce più amato della Sicilia: uno scrigno di frolla che racchiude al suo interno un dolce cuore di crema di ricotta, e all’esterno un prezioso strato di glassa e decorazioni sfarzose di canditi e zuccata.
La cassata è l’apoteosi della golosità.
Ormai diffusa in tutte le province, questo dolce sembra sia nato a Palermo durante la dominazione araba, in una versione più semplice e priva di decorazioni, ancora oggi esistente: la “cassata al forno”.
L’antico detto “Tintu è cu nun mancia a cassata a matina ri Pasqua” (“Chi non mangia cassata la mattina di Pasqua è una brutta persona”) è prova concreta che anticamente questa prelibatezza era riservata al periodo pasquale.
MODICA / La madonna “vasa-vasa”
Modica è una vivace città della Sicilia orientale, famosa per la sua scenografia barocca. Il centro storico è un gioiello architettonico, interamente ricostruito dopo il devastante terremoto del 1693.
Qui il giorno più atteso della Settimana Santa è quello della Pasqua, in cui si svolge un rito del tutto originale. Due processioni partono dalla Chiesa di Santa Maria di Betlem.
Una è preceduta dalla statua del “Cristo Redento”, l’altra dal simulacro della Madonna Addolorata.
I due cortei confluiscono, intorno a mezzogiorno, nell’affollatissima Piazza del Municipio, dove viene messo in scena “ù ‘ncontru” , l’incontro tra la Madre e il Figlio, e “la vasata” (il bacio e l’abbraccio tra i due).
Per questa ragione il rito è chiamato “A Madonna Vasa-vasa”.
La statua della Madonna apre le braccia grazie a un meccanismo interno alla statua.
I portatori dei simulacri riproducono così il gesto dell’abbraccio.
La scena si ripete tre volte in diverse piazze della città.
Un tempo i contadini, dall’esecuzione delle “vasàte” traevano auspici per il raccolto.
CALTANISSETTA / la processione della Real Maestranza e le “vare” di scuola napoletana
Un’ intera settimana di processioni, sfilate, celebrazioni e varie manifestazioni religiose che si susseguono senza sosta. Durante la Pasqua la città di Caltanissetta si trasforma in un grande teatro a cielo aperto, dove vengono messe in scena maestose processioni che anticamente coinvolgevano le corporazioni di arti e mestieri e oggi investono simbolicamente tutta la città.
La Settimana Santa è l’evento più atteso dell’anno, le celebrazioni iniziano il lunedì e il martedì con affascinanti rappresentazioni che mettono in scena gli ultimi giorni di vita del Cristo, ma entrano nel vivo il mercoledì con la Processione della Real Maestranza, un corteo di oltre 400 persone guidate dal Capitano, eletto ogni anno tra i rappresentanti delle categorie artigiane e vestito secondo la tradizione settecentesca.